Alla scoperta della città di Bari: storia millenaria, ponte sull’oriente e tanto altro…
- Evelina Giordano
- 18 mar
- Tempo di lettura: 8 min
Aggiornamento: 21 mar

La città di Bari vista dall'alto
Una storia millenaria tra alti e bassi
Non è facile raccontare la città di Bari in poche righe, luogo dalle origini lontanissime, risalenti all’era del bronzo, come testimoniato dal ritrovamento di un insediamento Peuceta.

Bari "Porta d'Oriente"
Una storia millenaria tra alti e bassi
Soprannominata “Porta d’Oriente” e quindi punto nevralgico nell'ambito del commercio e dei contatti politici con i Paesi del Mediterraneo, con all’attivo un ricchissimo patrimonio artistico, culturale e di tradizioni millenarie, frutto delle contaminazioni lasciate dal passaggio dei tantissimi popoli.
Tenace, dai mille volti e risorse, la storia narra che, tra il IV e il V sec. a.C. sotto il dominio dei greci, Bari è stata un fiorente centro e a seguire, nel III sec. a.C., un’importante alleata di Roma con il nome di “Barium” fino alla caduta dell’Impero.
Non sono mancate ripetute e dolorose cadute sotto il dominio dei goti, dei bizantini e longobardi, con feroci cedimenti al passaggio dei saraceni, ma ha goduto di altrettante riprese come, per esempio, sotto il governo dell’Emirato, un'entità politico-militare musulmana, che avrebbe guidato saggiamente la cittadina per un quarto di secolo, dall’ 847 all'871, ponendo attenzione alle questioni economiche, all’integrazione e alla convivenza di diverse comunità religiose.
Il governo vide la successione di ben tre emiri e l’edificazione di una moschea per l'ospitalità.
Dal X all’XI secolo Bari divenne sede del Catapano, funzionario imperiale che amministrava tutti i domini dell’Italia meridionale e pure in tale periodo la città crebbe d’importanza, incluso il piano religioso con l’arrivo nel 1087 delle reliquie di San Nicola.

Nella storia di Bari ha un posto rilevante anche Federico di Svevia che nel 1221 rimase folgorato dalle bellezze naturali e dalle tradizioni millenarie della Puglia.
Simpegnò, pertanto, nella costruzione e la ristrutturazione di molti edifici e fortezze tra cui il nostro “Castello Svevo” che domina ancora oggi la città vecchia di Bari, che fece edificare su quanto restava di una fortificazione normanna.
Federico II di Svevia

Castello Svevo di Bari
Dopo gli Svevi seguirono altri periodi di declino sotto gli angioini e gli aragonesi, ma un nuovo inizio si ebbe con l’arrivo degli Sforza e della splendida corte ducale che durò dal 1501 al 1557 per merito di due donne, la regina Bona Sforza e la madre Isabella d’Aragona imperatrice di Polonia.

Un felice momento per la città che visse innovazione, controlli nell’amministrazione di governo, realizzazione di molte opere pubbliche e attenzione verso la povertà e la pubblica istruzione.
Bona Sforza morì nel 1557 e venne sepolta nel mausoleo in marmo sito nella Basilica, per volere della figlia Anna.

Bona Sforza Gioacchino Murat
Un’altra impronta indelebile nella storia della città di Bari è stata lasciata da Gioacchino Murat, giovane re venuto da un minuscolo centro della Francia che, nel 1813, promise di fare di Bari una grande bella città. Diede inizio ad una nuova urbanizzazione, impostando un modello di crescita a scacchiera del nuovo borgo, alle porte della città vecchia, che conserva ancora il suo nome.
Già dai primi del Novecento Bari si trasformò in una vivace città portuale, importante realtà universitaria e commerciale anche a seguito dell'inaugurazione, nel 1930, della Fiera del Levante, con la prima edizione della «Campionaria» internazionale, che la rese luogo unico di interscambio import/export commerciale.

Fiera del Levante
Alla scoperta di Bari e del dialogo interreligioso
Per comprendere il carattere più autentico e vivace dei cittadini baresi, della loro vita quotidiana, che si intreccia con quattromila anni di vita, decine di dominazioni, assedi, “traslazioni”, distruzioni e ricostruzioni e millenarie tradizioni, è bene partire proprio dalla "Città vecchia".
Il centro storico, oggi anche centro della movida, custodisce le bellezze architettoniche, dai caratteristici vicoli stretti, alle case unite da archi, chiese e piccole piazze sempre animate, sotto lo sguardo della splendida Basilica di San Nicola.

Appare maestosa nel suo stile romanico pugliese, eretta nel 1200 per custodire le reliquie del Santo Patrono di Bari che, secondo la tradizione, furono trafugate da 62 devoti marinai nella città turca,
Myra, e poi portate a Bari nel 1087.

Papa Francesco, nel 2020, nella Basilica di San Nicola al cospetto dei Vescovi del Mediterraneo ha così dichiarato:” la città di Bari è “capitale dell'unità della Chiesa”, importante per i legami con il Medio Oriente".
Basilica di San Nicola

Papa Francesco in visita a Bari nel 2020
Bari, infatti, è definita la città di San Nicola amato dal mondo ortodosso e non solo.

San Nicola Patrono della città di Bari
Viene abitualmente visitata tutto l’anno da pellegrini, con una frequenza maggiore nei mesi di maggio e di dicembre, oltremodo aumentata con la restituzione al Patriarcato di Mosca della Chiesa Russa di Bari, altro maestoso edificio, ubicato nel quartiere Carrassi-San Pasquale, dal tetto verde e spiovente e le cupole somiglianti aquelle del Cremlino.
Chiesa Russa

La nuova Via Sparano
Il moderno centro cittadino
La strada principale di Bari è la via Sparano, un tempo chiamata via Vittorio Veneto, che collega la Stazione centrale di Bari al Corso Vittorio Emanuele, e alla quale si intersecano altre arterie altrettanto belle ed eleganti, tutte dedicate allo shopping. Via Sparano, recentemente riqualificata, è il biglietto da visita della città di Bari, punto di incontro cittadino, nonché palcoscenico degli artisti di strada.

Palazzo Ateneo
Tra Piazza Giulio Cesare Battisti e via Nicolai si trova l’antico Ateneo sede dell’Università di Bari, dedicata ad "Aldo Moro"che, quest’anno, ha compiuto cent’anni. E’ stato il primo edificio pubblico progettato dopo l’unità d’Italia, in stile classico, che ha certamente contribuito alla crescita culturale e sociale ed economica del territorio, non solo barese.
Palazzi istituzionali e i Teatri della città di Bari
A pochi isolati da Via Sparano, in senso si snoda Corso Cavour altra arteria centralissima di Bari e ricca di negozi. E’ la strada dove sorgono edifici importanti come il palazzo della Camera di commercio di Bari, la sede della Banca d’Italia e il maestoso Teatro Petruzzelli.

Teatro Petruzzelli
Quest'ultimo, inaugurato nel 1903, è rimasto chiuso per moltissimi anni dopo il terribile incendio avvenuto nella notte del 27 ottobre 1991, che lo distrusse quasi totalmente. Dopo una importante ristrutturazione, è stato riaperto nel 2009 con un cartellone pieno di attività tra opere, danze e concerti. Gli altri teatri storici di Bari sono il Teatro Margherita, dalla lunga e originale storia che lo vide originariamente edificato su palafitte nel mare, anch'esso recentemente riaperto e utilizzato come contenitore di eventi e mostre di interesse internazionale e, non per ultimo, il Teatro Comunale Niccolò Piccinni inaugurato nel 2019 a seguito di significanti lavori di adeguamento, vincolato tra i beni architettonici di interesse culturale.
Da visitare assolutamente è il Museo archeologico di Santa Scolastica custode delle prime tracce di insediamenti rupestri dell’età del bronzo. E’ sito sulla via Venezia, lungo la caratteristica “Muraglia” che cinge la città vecchia, dove è sito anche il “Fortino” di Sant’Antonio, oggi luogo di numerosi eventi culturali e celebrazioni di matrimoni civili.

Lungomare
Il rapporto di Bari con il mare
E’ imprescindibile il legame dei cittadini baresi con il mare. E’ in profonda connessione con la loro anima levantina, non solo d’estate ma anche d’inverno per farsi curare con le energie positive che emana, i profumi, i colori cangianti e il fragore delle onde. Il lungomare di Bari, inaugurato nel lontano 1927, è il più esteso d’Italia e con i suoi 42 km addirittura d’Europa, che vanno da nord a sud, da Santo Spirito a Torre a Mare. Da qualche mese è in itinere la realizzazione dell’importante progetto di riqualificazione di 6 km di “costa sud” che, a partire dalla spiaggia cittadina di Pane e Pomodoro fino a San Giorgio, doterà la città di Bari di un enorme zona verde dedicata al tempo libero, dando la possibilità a cittadini e ai turisti di immergersi nella bellezza della natura. Le arterie del lungomare cittadino comprendono via Imperatore Augusto, via Araldo di Crollalanza e via Nazario Sauro e, sui loro percorsi, custodiscono la bellezza di molti edifici storici di stile liberty e di epoca fascista come, la Caserma dei Carabinieri, il palazzo dell’Aeronautica, il palazzo della Regione e il palazzo dell’ex Provincia oggi sede della
Città Metropolitana, il cui elemento distintivo è rappresentato dalla Torre dell’orologio di 14 mt.
N-dèrre la lanze” - Molo di San Nicola
Per una città come Bari che vive sul mare un luogo che esprime tutto il patrimonio identitario della baresità è “N-dèrre la lanze”, mercato ittico sul Molo di San Nicola. E’ un piccolo mercato all’aperto, dove i pescatori locali sin dalle prime ore del mattino mettono in vendita pesce appena pescato e frutti di mare, creando sia per i residenti che i turisti un’atmosfera autentica e accogliente.
Bari e l’arte della buona cucina “molto apprezzata dai turisti
Come per il mare, i cittadini baresi mostrano orgogliosi il loro attaccamento alla propria città e alle proprie radici identitarie che, nell’ambito della gastronomia, si traducono nella valorizzazione e salvaguardia delle tradizioni ed eccellenza dei prodotti locali. Passeggiando tra le vie del centro storico è possibile sentire il profumo del ragù con “braciole”, gustosi involtini di carne, con cui saranno condite le “orecchiette” preparate a mano, con grande maestria dalle signore della città vecchia. Altre specialità sono le "orecchiette con le cime di rapa”, la “tiella” con patate, riso e cozze, gli spaghetti all’assassina, panzerotti, la focaccia, calzone di cipolle, ecc. Ma non solo per i primi o i secondi piatti è famosa Bari. Come in tutta la Regione, anche a Bari troviamo specialità dolciarie, irresistibili a tutte le età.

Piazza del Ferrarese
La riqualificazione del centro storico
Dagli anni 2000 in poi Bari, con attuazione del “piano urban”, che ha previsto la riqualificazione e valorizzazione del borgo antico, ha cominciato ad essere immaginata “città turistica” ruotando intorno ai meravigliosi vicoli medievali e alle vie nell'elegante borgo Murattiano. Tutto è cominciato quasi una trentina di anni fa con l’inserimento di Bari per un giorno nelle rotte delle crociere, visitata sia da italiani che stranieri. In seguito, si è trasformato nella permanenza dei viaggiatori che scelgono di passare più giorni per approfondire la conoscenza della città, attratti dal centro storico, dalle bellezze architettoniche, dall’elegante Borgo Murattiano in stile ottocentesco, dal mare, dalle tradizioni, dal buon cibo e dalle reliquie del santo patrono, San Nicola.
Aeroporto Karol Wojtyla di Bari-Palese , Stazione Centrale, Porto di Bari
Turismo e collegamenti
L’incremento del turismo internazionale registrato nel corso del 2024 è stato di circa 2 milioni di presenze, un fenomeno che denota anche la crescita economica per tutte le attività che operano nel settore turistico, ma che richiede sempre più miglioramenti nell’accoglienza, nell’offerta dei servizi, soprattutto nei mezzi di trasporto, oltre che nell’immagine della città.
Il capoluogo pugliese dal 2015, a seguito della soppressione della Provincia, è Città Metropolitana di 41 comuni, ed è servito da un importante scalo turistico, un valido Aeroporto internazionale intitolato Karol Wojtyla di Bari-Palese. E’ tra gli aeroporti italiani più importanti che, nel giro di vent’anni, ha triplicato i viaggiatori con 80 diverse destinazioni, sia nazionali che estere.
Anche il Porto riveste un ruolo fondamentale nelle relazioni, sia commerciali che turistiche, con tutti i paesi affacciati sul Mediterraneo, specialmente con la realizzazione del modernissimo terminal passeggeri per accoglienza ed assistenza ai crocieristi.
La Stazione Centrale di Bari, inaugurata nel 1864, è un edificio in stile classico sito in Piazza Aldo Moro. Un tempo era la semplice stazione di transito che, tra il IX e il XX sec., ha subito ristrutturazioni ed ampliamenti necessari per affrontare l'enorme sviluppo del traffico ferroviario. Da sempre un hub strategico per il trasporto urbano del capoluogo e del suo hinterland, supportato dalle molteplici aziende di trasporto pubblico, tra cui Trenitalia, Ferrovie del Sud-Est, Appulo Lucane e Ferrovie del Nord Barese che in 15 minuti accompagna direttamente all'Aeroporto Internazionale Karol Wojtyła.
Evelina Giordano
Giornalista/Pubblicista
Blog “Ovunque Puglia”
Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano on line“Pugliain.net" in data martedì 18 marzo 2025