Alle porte della Valle d'Itria, in provincia di Bari, incontriamo “Putignano” nota come la città del Carnevale, e famosa per le sue bellezze architettoniche e naturalistiche. Situata sulla “Murgia dei Trulli, è una cittadina medioevale dotata di incredibile fascino. Le sue antiche origini risalgono ai tempi della Magna Grecia, così come attestato da numerosi reperti archeologici, per poi passare sotto il dominio dell’Impero Romano. Alla caduta dell’Impero fece seguito un periodo di decadenza durato fino all’anno 1000 circa, momento in cui il territorio passò sotto il controllo dei Monaci Benedettini dell’Abbazia di Monopoli, tramite il cui governo Putignano per più di sette secoli restò alla diretta dipendenza del Papa. Nel 1317 passò nelle mani dell’Ordine dei Cavalieri di Malta che fecero costruire mura di cinta più imponenti, una serie di torrioni ed il fossato esterno. Così fortificata, Putignano fu in grado di accogliere in una chiesa oggetti di culto e reliquie preziose provenienti dai paesi del circondario, per proteggerli dagli attacchi saraceni. La Chiesa è Santa Maria la Greca, consacrata nel 1500, dedicata a Santo Stefano patrono della città.
Ed è proprio da lì che, da ben 622 anni, tra leggende, sacro e profano, ogni 26 dicembre ha inizio la festa delle “Propaggini,” il tradizionale e conosciutissimo “Carnevale di Putignano”.
Un giro per Putignano può essere pianificato proprio durante il “Carnevale”, il più celebre in tutta la Puglia e tra i più antichi d’Europa.
Sfilate di carri in cartapesta, ognuno con la sua storia da raccontare agli spettatori, e coloratissime maschere allegoriche, sono ogni anno delle vere e proprie opere artistiche realizzate dalle mani pazienti di “maestri cartapestai”.
Un patrimonio unico e immenso da preservare come bene della Puglia, e tradizione identitaria del borgo di Putignano. Il centro storico è avvolto da un particolare fascino antico, dettato dal susseguirsi di vie con antichi palazzi nobiliari dagli imponenti portoni in legno o in ferro, ed edifici religiosi.
Non dimenticatevi di passare attraverso l’Arco Michele, uno dei quattro archi più fotografati. La visita non può che partire dalla centralissima ed elegante Piazza Plebiscito, dove troviamo la Chiesa Madre in stile romanico, dedicata a San Pietro, i cui interni sono stati realizzati con marmi e legni pregiati, e che conserva al suo interno un bellissimo organo del ‘700.
Sulla stessa piazza ha affaccio il Palazzo del sedile, o Palazzo Principe, dove risiedeva il governo cittadino, abbellito sulla facciata da un orologio e dallo stemma della città, e il trecentesco Palazzo del Balì, che un tempo ospitava l’ordine dei Cavalieri di Malta.
Interessante può risultare una visita presso la Biblioteca Comunale, intitolata a Filippo De Miccolis Angelini, ubicata in uno degli edifici più rappresentativi di Putignano, il Convento Grande. All’interno è conservato l’archivio storico del Comune, oltre a numerose pergamene e opere letterarie, provenienti dalle biblioteche dei Cappuccini e dei Carmelitani e dalla donazione del principe Guglielmo Romanazzi Carducci. Di recente è stato restituito alla comunità, dopo lunghi anni di restauro e recupero, il Teatro comunale sito in via Umberto, uno dei più antichi e caratteristici teatri del sud, già attivo nel 1600 con importanti rappresentazioni. Il territorio murgiano di origine carsico, su cui poggia anche Putignano, ha dato origine a numerose grotte nelle campagne circostanti, tutte da esplorare.
Si consiglia una visita presso la Grotta del Trullo, conosciuta anche come Grotta di Putignano, guidati da esperti speleologi del Gruppo Ricerche Carsiche.
Si tratta di una straordinaria cavità carsica, tra le più suggestive del territorio pugliese, impreziosita da infiorescenze cristalline e da stalattiti e stalagmiti di alabastro, dal caratteristico colore rossastro, scoperta nel 1931 durante lavori di scavo, ancora prima della venuta alla luce delle Grotte di Castellana. Il percorso comincia proprio dal trullo, realizzato come punto d’informazione, per poi proseguire su un percorso fatto di passerelle, fino a livelli di 20 mt. sottoterra dove ammirare il suggestivo luogo, nelle profondità della terra. L’economia di Putignano, oltre al turismo, è basata da sempre sull’agricoltura e sull’artigianato di qualità, soprattutto nel settore tessile, dove tutt’ora spicca la produzione di abiti da sposa. Putignano è una città che riscalda i cuori anche a tavola. I suoi piatti sono realizzati con prodotti tipici e semplici, che raccontano la lunga tradizione contadina.
Anche il simbolo del Carnevale è legato alla cucina putignanese.
Infatti, la maschera tipica di Putignano, che troviamo di sovente, è Farinella, raffigurata in abiti con toppe multicolori e un cappello a due punte con sonagli. Un fornaio di professione, allegro e scanzonato che, si racconta, avrebbe salvato il paese dalla furia saracena. Farinella prende spunto da una farina finissima mista di ceci e orzo, prima abbrustoliti e poi ridotti in polvere dentro piccoli mortai di pietra, utilizzata per piatti ricchi della tradizione contadina a base di sughi di carne di maiale o di asino.
Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista Blog “Ovunque Puglia”
Articolo pubblicato da "Ovunque Puglia", di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data lunedì 13 febbario 2023, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.