Fortezze e masserie, muretti a secco ed ulivi secolari sono tutti elementi fortemente identitari di un territorio, tra i più amati in Italia e al mondo: “la Puglia”. Una terra dai paesaggi spettacolari e dalla natura travolgente, dove si respirano echi di un lontano passato che rievocano con schiettezza storia e tradizioni. Nel vasto panorama dei borghi medioevali, immerso nel verde della ricca campagna, si annovera quello di “Crispiano” in provincia di Taranto la “città dei due mari”. Posto su un suolo prevalentemente carsico, detto “Vallone”, il piccolo borgo di Crispiano risulta essere stato abitato fin dalla preistoria, tra il 1500 e il 1300 a.C., come testimoniano le tracce di antichi insediamenti abitativi, cripte, reperti archeologici e corredi tombali noti come “Ori di Taranto”. Un villaggio rupestre che, grazie alla posizione alquanto strategica, ha visto il passaggio di diversi popoli, dai greci e romani, ai bizantini fino ai saraceni e alle loro famigerate distruzioni. L’antico centro nella gravina fu ricostruito da alcuni monaci basiliani, autori nel 1226 anche della costruzione dell'Abazia di Santa Maria e delle particolari cripte affrescate. Tra la metà del 1700 e gli inizi del 1800 l’antico centro abitativo visse il fenomeno di emigrazione da parte di famiglie di braccianti, dalle grotte alle dimore contadine, fino alle prime masserie, grazie all’espansione urbana sulle aree circostanti che segnò l’inzio della nascita della moderna città di Crispiano con stili di vita più dignitosi e socialmente più organizzati.
La concentrazione di numerose masserie nel territorio è per Crispiano una peculiarità paesaggistica e fortemente distintiva, tanto da essere definita il “Paese delle 100 masserie”. Una vera e propria “unicità della Puglia”, la cui consapevolezza ha portato negli ultimi decenni ad uno scrupoloso recupero della maggior parte delle dimore rurali risalenti tra l’XI e XII sec., dalle più piccole alle più imponenti e fortificate. Durante una passeggiata nelle campagne, le si incontrano tra silenzi e profumi intensi tipici della macchia mediterranea e costituiscono la meta indiscussa e sempre più ricercata del turismo esperienziale e naturalistico. Abitualmente vengono organizzati tour in compagnia di guide turistiche specializzate, per ammirare gli antichi insediamenti abitativi, le meravigliose cripte affrescate, e più semplicemente gli ambienti rurali in cui per secoli ha avuto luogo la vita di nobili e di contadini.
Crispiano è storicamente conosciuta anche come la “terra dei briganti”. Un fenomeno quello del brigantaggio che ha interessato un po' tutto il Mezzogiorno d’Italia, tra la fine del tra la fine del XVIII secolo e il primo decennio del XIX, ben lontano dall’atto criminale e visto in difesa dei diritti dei contadini vessati dalle tasse e dallo strapotere dell’epoca.
Recentemente, sui piloni del ponte di Crispiano intitolato a Giovanni Falcone, sono stati raffigurati i volti del brigante Cosimo Mazzeo, detto “Pizzichicchio” e la sua compagna Michelina De Cesare, a cura dell’artista di street art di fama internazionale “Chekos”.
L’opera ha introdotto una successiva rappresentazione storica “Crispiano: un viaggio tra storia e Street Art”, realizzata da giovani artisti dell’Accademia di Belle arti di Bari. Il territorio di Crispiano è incluso nel Parco Regionale di Terra delle Gravine, un’area definita “scrigno di bellezze” da sempre transitata da pellegrini verso i luoghi di culto. Attualmente è anche tappa del Cammino Materano, la “via Ellenica”, che da Crispiano porta a Massafra, tra sentieri segnalati e liberamente accessibili attraverso cui ammirare paesaggi, e scoprire la ricca fauna e la florida flora. Crispiano è stato il primo comune pugliese ad aderire alla “Rete dei Comuni Sostenibili” per il raggiungimento degli obiettivi del benessere e dell’ecosostenibile, attraverso azioni che comprendono anche cooperazione, associazionismo e inclusione sociale, ed ha recentemente sottoscritto un interessante gemellaggio extracomunitario con una cittadina del Perù, Tarma nella regione Junin.
E’ in fase di allestimento la Biblioteca digitale comunale “C. Natale” che sarà ben presto un punto di riferimento per i visitatori con possibilità di approfondire notizie di storia e tradizioni del luogo, oltre che informazioni su eventi culturali e sociali sempre numerose e all’avanguardia. Tra i monumenti più belli da vedere a Crispiano si consigliano l’ottocentesca Chiesa Matrice dedicata alla Madonna della Neve protettrice della città, la Chiesa della Madonna del Carmelo, la Chiesa di San Francesco d’Assisi e le torri Cacace e Minnini. Per chi ama camminare, può risultare piacevole una puntata al “Villaggio Rupestre di Triglie”, una gravina con diverse aree di necropoli e chiese rupestri di San Giuliano e San Michele e dei Santi Crispo e Crispiniano. Interessante dal punto di vista delle tradizioni è il Museo della Civiltà Contadina, risalente al 1500, allestito nelle sale della affascinante “Masseria Lupoli” che racconta, attraverso i suoi reperti, la cultura popolare della civiltà contadina a cui Crispiano è ancora molto legata. Grazie alla ottima produzione agricola, soprattutto di olio di oliva, uva e mandorle oltre l’allevamento, Crispiano e “Le cento masserie” si sono fregiate nel 2015 del premio di “Destinazione Europea di Eccellenza per il turismo e per la gastronomia locale”.
Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista n.13138/ 2009 cell. 328 6155042 Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata. in data 21 novembre2022, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.