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Evelina Giordano

Deliceto, lo splendido borgo tra boschi e colline del Supannennino Dauno

Il piccolo borgo medioevale di Deliceto, del Subappennino Dauno meridionale in provincia di Foggia, sorge sull’apice di una collina, circondato da floridi boschi di querce, macchia mediterranea, uliveti, vigneti e torrenti. La sua origine risalirebbe all’anno Mille, anche se la presenza di grotte fa presumere un periodo di età protostorica.

La sua denominazione deriverebbe da “Ilicetum”, un albero presente anche nello stemma cittadino. Dalla sua strategica altura, mentre un tempo si controllava il territorio per difenderlo da incursioni, oggi si gode della vista di un meraviglioso panorama circostante. Deliceto e la sua lunga storia si identifica al Castello, un potente edificio militare del sec. XI edificato su una punta rocciosa, circondato dalle vallate del torrente Gavitello e del torrente Fontana. Nel corso dei secoli, è stato abitato da nobili normanni, svevi, angioini, aragonesi e Borboni.

L’ultimo ad abitare la fortezza è stato il marchese di Deliceto, Cesare Miroballo, che morì in giovane età, nel 1790. Dichiarato nel 1902 “monumento nazionale”, è stato più volte sottoposto a lavori di restauro conservativo, che hanno cambiato in parte la struttura originale che oggi si presenta a forma di trapezio irregolare. La parte più imponente è rappresentata dalla massiccia torre normanna, cioè il Mastio, detto volgarmente il “Torrione” di forma quadrata, e le due torri tonde poste alle spalle, la torre Molo e la torre Parasinno, unite da un camminamento percorribile. Il centro abitato di Deliceto è ricco di chiese e edifici destinati al culto religioso.

Bella nella sua semplicità è la Chiesa Madre del 1700, ubicata nel cuore del centro storico e costruita sui resti di una precedente realizzata dai Longobardi tra il VII-VIII secol. Dedicata al Santissimo Salvatore, custodisce al suo interno le reliquie del Beato Benvenuto da Gubbio, copatrono del paese, e una Croce reliquaria del 1400. La torre campanaria risale al XIV sec.  ed è divisa in tre piani, con in quello centrale l’orologio. Tra gli altri edifici religiosi di altrettanto interesse è da menzionare la seicentesca Chiesa di S. Anna in stile barocco, voluta dall'Arciconfraternita dei Morti, per celebrarvi messe in suffragio dei defunti.  Al suo interno è allestito il museo Ecclesiastico di Deliceto.

La Chiesa di S. Antonio costruita in stile barocco, con annesso il Convento dei Frati minori, era chiamata gentilizia, perché era luogo di culto dei marchesi locali, che ne erano i benefattori e, pertanto, godevano di alcuni privilegi come un loro “seggio d’onore”, ricevere i sacramenti del Battesimo e del Matrimonio, ed essere tumulati vicino all’altare maggiore.


Sorta nel 1656, dopo un’epidemia di peste, sulle basi di una cappella preesistente è, invece, la Chiesa dedicata a San Rocco, patrono degli appestati e alla Madonna del Carmine. A circa 5 chilometri dal borgo di Deliceto, in una zona alquanto boscosa, si erge il maestoso Santuario di Santa Maria della Consolazione di cui non si conosce l’epoca precisa della sua edificazione.

Di certo conserva le stesse caratteristiche architettoniche che possedeva nel XV secolo e da molti è considerato tra i principali luoghi di culto della Capitanata. E’ frequente meta di pellegrinaggio di numerosi fedeli, soprattutto durante il mese di maggio, in particolare provenienti da Deliceto e da Sant’Agata di Puglia. Si racconta che, nel l’anno 1744, Sant’Alfonso Maria De’ Liguori si stabilì nel Convento della Consolazione, per diventarne il primo superiore.

La sua presenza viene immortala da oltre 100 celebri opere come la famosa “Teologia morale” e, fra i canti, “Tu scendi dalle stelle”, una composizione divenuta un inno popolare e tradizionale del Natale. 

La Cappella della Madonna di Loreto,risalente al XVI sec. è situata in contrada “Scarano”, edificata per permettere agli Albanesi, giunti in paese nella prima metà del XVI sec., di poter celebrare la loro liturgia secondo il “Rito Greco”. L’esterno si caratterizza per la presenza di un ossario che raccoglie le spoglie degli appestati del XVI sec. Non molto distante dal Santuario della Consolazione, si può visitare una chiesetta dedicata a Maria SS. dell’Olmitello dell’XI sec. che si raggiunge attraverso un sentiero del Bosco dell’Olmitello.

Il Bosco dell’Olmitello o della Consolazione, di roverelle e di lecci, è di grande importanza naturalistica in quanto è rifugio di numerose specie animali, tra rettili, rapaci, lupi e tassi.

’escursione potrebbe essere una ottima occasione per trascorrere una

giornata immersi nella natura, con visita presso una delle masserie per gustare prodotti tipici locali. Deliceto, il paese di “Tu scendi dalle stelle”, è un paesino attivo grazie alla naturale intraprendenza e vivacità dei suoi cittadini.

Uno degli eventi più entusiasmanti e di successo, è stato sicuramente quello del Natale che, per il secondo anno successivo e per l’occasione, dall’8 dicembre al 6 gennaio, ha trasformato il Castello Normanno Svevo Angioino nel “Castello del Natale”, con la presenza di Elfi, di renne e di Babbo Natale e un ricco programma di iniziative, per la gioia di grandi e piccini. Deliceto ha accolto migliaia di visitatori, incantati anche dal meraviglioso presepe vivente.


Evelina Giordano

Giornalista/Pubblicista

Blog “Ovunque Puglia”


Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano on line“Pugliain.net" in data lunedì 22 gennaio 2024

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