Un viaggio per i borghi storici della Puglia ha sempre il sapore di un'avventura tra storia, tradizioni millenarie e antiche arti. Ogni destinazione può essere una nuova ed interessante scoperta come in quel di Grottaglie, una cittadina a soli pochi minuti dalle spiagge bianche del Mar Ionio, conosciuta come la “città della ceramica”.
Posta su un’area collinosa, nel lembo estremo delle Murge pugliesi in provincia di Taranto, le sue origini sono antichissime. Il nome Grottaglie dal latino “Cryptae Aliae (diverse grotte) sottolinea come, in gran parte del territorio, vi sia una presenza di insediamenti rupestri e di grotte carsiche, ripari confortevoli per gli uomini preistorici. Sotto la dominazione romana l’antico habitat si trasformò in un vero centro urbano arricchendosi di servizi, acquedotti e canali d’acqua, di vitale beneficio per la comunità. Purtroppo, la caduta dell’impero e le successive incursioni barbariche indussero Grottaglie ad un periodo di notevoli difficoltà economiche e sociali, protrattosi per molti successivi secoli. Un nuovo inizio per il borgo giunse nei primi del ‘900 avviandosi così verso una stabilità e sicurezza economica, grazie alla notevole produzione agricola di olio d’oliva e coltivazione di uve pregiate da tavola. Non si fece attendere neanche la ripresa della produzione delle ceramiche artistiche, attività molto praticata durante la colonizzazione della Magna Grecia, e mai scomparsa del tutto nella storia di Grottaglie, favorita dalla presenza nel territorio di ricche cave di argilla. Molti dei reperti ritrovati a seguito di scavi sono custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto e in quello delle Ceramiche di Grottaglie, ospitato nelle antiche stalle del Castello Episcopio.
Quest’ultimo custodisce circa 400 oggetti smaltati e decorati a mano che raccontano la storia dell’arte della ceramica, partendo dal paleolitico fino a giungere all’era contemporanea con autentici capolavori. Il Castello Episcopio, edificato dai normanni intorno al XV sec., non ha mai svolto la funzione di fortezza, ma è stata utilizzata come dimora gentilizia al servizio del potere feudale, dei vescovi e arcivescovi tarantini. Dalla corte interna al Castello si accede ad un particolare giardino pensile, ricco di più specie arboree mediterranee, che “Giacomo D’Atri” arcivescovo di Taranto, fece realizzare alla fine del XIV sec. Entrambi i musei accolgono eventi culturali e mostre finalizzate alla conoscenza del vasto patrimonio artistico grottagliese. Poco distante, lungo la gravina di San Giorgio, è da visitare assolutamente il caratteristico “Quartiere delle Ceramiche”, cuore pulsante della cittadina, interamente dedicato alla produzione di questo tipo di artigianato. I visitatori non possono che lasciarsi guidare dai rumori che risuonano dalle oltre 50 botteghe artigianali, scavate nella roccia, che odorano di antichi saperi. Maestri ceramisti, con le mani impastate davanti ad un tornio che gira, fanno assistere alle diverse fasi lavorative e alle tecniche di produzione dei diversi oggetti.
La “ceramica” e l’attività artigianale, oggi sono per Grottaglie la principale fonte economica oltre che motore trainante del turismo, questo anche grazie alla “Scuola d’Arte” che, sin dal 1887 tra innovazione e tradizione, permette di tramandare ai giovani un mestiere prezioso apprezzato in tutto il mondo.
Tra i tanti oggetti tipici realizzati in ceramica e che raccontano memorie passate, il più noto è il “Pumo", un bocciolo con tre foglie simbolo di prosperità e fecondità. Quest’anno a Grottaglie si terrà la 43^ edizione della “Mostra del Presepe”, uno tra gli eventi natalizi che dal 1980 porta a confrontarsi sull’arte dei “Presepi in ceramica” artisti provenienti da tutta Italia. Camminando nel centro storico, tra vicoli e strettoie che si intrecciano, si incontrano diversi edifici di particolare interesse storico e di culto, tra cui la Chiesa Madre la “Collegiata Maria SS.ma Annunziata” edificata nel 1372 in stile tardo romanico pugliese, con una bellissima cupola maiolicata e un rosone sulla facciata, ritenuta fra le più belle del Salento. Non dimenticate di fare un salto nell’interessante Santuario intitolato a San Francesco de Geronimo, gesuita patrono di Grottaglie e nella sua casa natale attigua alla chiesa, in parte adibita a museo. Non in ultimo la Chiesa del Carmine dove, al suo interno, si può ammirare un magnifico presepe ad opera dell’artista pugliese Stefano da Putignano (XV-XVI sec.). Agli escursionisti più appassionati, si consiglia di visitare la suggestiva “Gravina di Riggio” a 4 chilometri da Grottaglie nel Parco Naturale Regionale Terra delle gravine, passeggiata da fare in compagnia di guida turistica. Una valle estesa 1300 metri e profonda 25, con un laghetto e una piccola cascata naturale, unica in Puglia dove è possibile scorgere chiesette rupestri affrescate e piccole grotte preistoriche. Di grande impatto è la rigogliosa macchia mediterranea che si sviluppa nella gravina dove la biodiversità la fa da padrona con numerose specie di animali.
Evelina Giordano
Giornalista/Pubblicista n.13138/2009
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Blog “Ovunque Puglia”
www.ovunquepuglia.com
Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata. in data 28 novembre 2022, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.