Un fiabesco borgo poggiato su un altopiano a strapiombo di un mare profondo e cristallino è Santa Cesàrea Terme. Si trova nella parte orientale delle “murge salentine”, in provincia di Lecce, affacciato su una meravigliosa costa adriatica caratterizzata da grotte, piccole baie e faraglioni. Dalla vocazione prevalentemente turistica, l’antico centro è noto in Italia e in Europa soprattutto per le sue acque termali dal notevole potenziale terapeutico, sulfuree e iodiche, le cui sorgenti curative partono dalle grotte naturali di Solfatara, Gattulla, Fetida e Sulfurea. La conformazione a strati del borgo, dal saliscendi di strade e scale, lo fa sembrare un paesino di montagna dall’atmosfera di altri tempi, accogliente d’estate, senza mai perdere la sua suggestiva bellezza durante i silenzi invernali. Sicuramente rappresenta una delle mete salentine più ambite dai viaggiatori in cerca di relax e benessere, dove è possibile vivere anche l’arte e la storia del luogo.
L’edificio religioso, più rilevante, lo si trova nella parte più elevata del paese ed è la graziosa Chiesa Madre del Sacro Cuore del Trecento, realizzata nel posto dove morì la Vergine Cesaria, protettrice del paese che viene celebrata l’11 e 12 settembre con una caratteristica processione a mare. Camminando per le vie del centro si viene catturati dal fascino antico di palazzi e di ville ottocentesche costruite dalla nobiltà dell’epoca. Spicca tra le meraviglie, su uno sperone roccioso ad una ventina di metri su livello del mare, il Palazzo Sticchi realizzato in stile moresco, verso la fine dell'800, da un architetto turco su progetto dell’ingegnere italiano Giovanni Pasca.
La sua posizione alta e dominante, lo rende visibile da ogni angolazione del paese. Dalla cupola rosso porpora e dalle pitture arabesche floreali, anche se non perfettamente conservate, Palazzo Sticchi è l’elemento fortemente identificativo di Santa Cesàrea Terme, uno degli esempi più evidenti dell’eclettismo architettonico, incrocio fra culture e tradizioni occidentali e orientali. Altro esemplare di stile alquanto ecclettico è Villa Raffaella edificata nella seconda metà dell’Ottocento per la baronessa Raffaella della famiglia Lubelli, con una splendida terrazza ottagonale da cui si gode una magnifica vista.
Da ammirare sono anche il Palazzo Tamborino costruito a picco sul mare nei primi anni del ‘900 dal senatore Vincenzo Tamborino, conosciuto anche come Miramare, e il Palazzo Gargasole che ospita il Museo degli Orologi delle Torri Civiche. Al comune di Santa Cesàrea Terme fanno capo due frazioni, Cerfignano e Vitigliano. Cerfignano ha origini millenarie e pare che il nome derivi dalla presenza di numerosi cervi sul territorio. Qui è visitabile la Chiesa Parrocchiale risalente ai primi anni del XIX secolo e ammirare la colonna votiva più antica della provincia di Lecce. Vitigliano è stato un feudo autonomo fino all’Ottocento, per poi essere inglobato a Santa Cesàrea Terme nel 1913. In questo centro è di particolare rilevanza la Chiesa Parrocchiale dedicata all’Arcangelo Gabriele, eretta nel 1725, raro esempio di chiesa fortificata realizzata tra il XVI e il XVII secolo.
Molto antico è anche il Palazzo Ciullo del Seicento, con annessa una cappella dedicata alla Madonna Immacolata. Per chi ama fare passeggiate, dalla parte più alta del borgo si imbocca una strada che porta a profumati boschi di pini di Aleppo e ad uno spettacolare “belvedere”. Sono alquanto interessanti e di grande valore storico le “torri costiere” erette per proteggere la costa e il territorio da eventuali attacchi pirateschi. Sono quattro, Torre Miggiano, Torre Specchia di Guardia, Torre Minervino e Torre di, detta anche "Belvedere", tutte risalenti al XVI sec. La storica stazione termale fa di Santa Cesàrea Terme il luogo del “turismo della salute”, senza escludere quello estivo di tutti gli appassionati del mare.
La costa, frequentatissima d’estate, è principalmente caratterizzata da scogli e da un fondale basso che rende agevole e semplice la discesa a mare. Le numerose calette, dall’acqua trasparente e dalle intense tonalità smeraldine, offrono la possibilità di interessanti escursioni in barca per visitare le diverse grotte. Da non perdere assolutamente è la Grotta della Zinzilusa, tra Castro e Santa Cesàrea Terme, costellata al suo interno di stalattiti e stalagmiti, formazioni carsiche preistoriche naturali. Scoperta nel 1793 dal vescovo locale Antonio Francesco del Duca, è stata esplorata dopo gli anni Cinquanta per studiarne le origini e la conformazione.
Santa Cesàrea Terme è nota anche per l’ottima gastronomia, basata principalmente su piatti di pesce, gustati assieme ai pregiati vini, tutti di vitigni autoctoni come il Negro Amaro e la Malvasia.
Evelina GiordanoGiornalista/Pubblicista
Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Articolo pubblicato da "Ovunque Puglia", di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data lunedì 11 dicembre 2023, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.