Dall’arte alle tradizioni, dalla storia alle bellezze di una natura incontaminata, fino alla enogastronomia e al relax, sono le ragioni per entrare in contatto con le mille sfumature della Puglia e con i borghi dal valore inestimabile. Tra le città di Bari e di Taranto, arrampicato sulle verdi colline della Murgia, costellato da trulli e masserie, sorge un caratteristico e ridente centro di nome “Noci”, molto amato e frequentato dai turisti in tutte le stagioni dell’anno. Il borgo si distingue per il suo importante patrimonio naturalistico, un vero e proprio polmone di verde che circonda il caratteristico centro storico risalente al VI sec. d.C. Nato inizialmente come centro militare, il vero nucleo cittadino avrebbe preso vita sotto la dominazione normanna. Il suo periodo florido lo si riscontra a partire dal ‘300 poiché, nell’ampliare i propri confini territoriale Noci cominciò ad arricchirsi dal punto di vista culturale ed economico.
Attraversando il cuore dell’antico borgo si viene catturati dalle tipiche costruzioni bianco calce, sormontate da comignoli di pietra, da tipiche loggette ricche di fiori e pergolati verdi, scalette e edicole votive, e avvolti da un forte e autentico profumo di un tempo passato. Un elemento che caratterizza particolarmente il borgo sono le “gnostre”, piccoli cortili aperti che si affacciano su viuzze strette, circondati su tre lati dalle abitazioni. Rappresentano da sempre luoghi d’incontro per gli abitanti del paese che, tra una chiacchera e l’altra, soprattutto nei mesi estivi, godono del fresco che si incanala nelle viuzze.
Di gnostre se ne contano a decine in tutto il borgo e, senza dubbio, rappresentano una delle maggiori attrazioni turistiche. Uno tra gli eventi culturali più attesi dell’anno è la sagra chiamata “Bacco nelle gnostre”, nel primo fine settimana del mese di novembre, quando la gente si riunisce per bere vino e mangiare castagne cotte sulla brace.
Nel mese di dicembre, invece, si svolge “Pettole nelle gnostre e cioccolato in sagra”, momento in cui tutti i piccoli cortili illuminati si aprono ad accogliere i forestieri in percorsi degustativi di sapori unici dei tanti prodotti locali che hanno reso Noci “Città dell’Enogastronomia”. Dal punto di vista storico e architettonico sono tanti i punti di interesse, anche religiosi. Da visitare è sicuramente la magnifica Chiesa della “Santa Maria della Natività”, che si affaccia su Piazza Plebiscito, edificata agli inizi dell’800 in stile tardo-gotico per volere di Filippo I D’Angiò, e ultimata nel 1826 in stile neoclassico. Si racconta che quest’ultimo, colto da una tempesta si riparò sotto un albero di noce, dove all’improvviso gli apparve la Madonna a cui decise in seguito di dedicarle la Chiesa. Questa storia spiegherebbe anche l’origine del nome del paese, “Noci”.
A pochi passi si scorge la Torre dell’Orologio con il cinquecentesco Palazzo della Corte, simboli e punti di riferimento della cittadina. Nel cuore del centro abitato si trova la Chiesa Matrice, risalente al 1316, al cui interno si può ammirare una Madonna con bambino in trono, opera di Stefano da Putignano. Nella Chiesa SS. Nome di Gesù, o dei Cappuccini, è esposta una pregevole tela dedicata alla Vergine Madonna col Bambino, attribuita all’artista Luca Giordano. Poco distante dal centro abitato si raggiunge la Chiesa di Santa Maria della Scala, con annesso un convento benedettino abitato da una ventina di monaci. Attualmente, oltre ad essere luogo di preghiera è un laboratorio di restauro di libri antichi. Nei depositi di un vecchio mulino ha sede il Parco letterario Formiche di Puglia, fucina di eventi e iniziative culturali finalizzate alla promozione e valorizzazione del territorio. L’economia di Noci è caratterizzata prevalentemente dalla produzione agricola e casearia, grazie alla presenza di numerose masserie disseminate nelle campagne, generalmente a conduzione familiare. Luoghi immersi nella macchia mediterranea in cui si respirano le antiche tradizioni, e dove è possibile trascorrere un giorno distante da ogni forma di stress e a contatto con la natura.
Un cammino, immerso nella ricca vegetazione del territorio tra Noci e Putignano, è nell’Oasi protetta del Barsento dove si incontra l’Abbazia di “Santa Maria di Barsento” in stile romanico, con annessa una antica masseria, un tempo con funzioni di convento. Venne costruita nel 591 dai monaci di Sant’Equizio Abbate, per volere di papa Gregorio Magno, su una collinetta affacciata sul canale di Pirro. Piu volte sottoposta ad opere di risanamento conservativo, mantiene viva l’atmosfera di un luogo senza tempo, dalla cornice perfetta per le promesse d’amore.
Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista n.13138/ 2009 cell. 328 6155042 Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata. in data 19 dicembre 2022, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.