Ogni luogo regala al viaggiatore novità di un passato che non conosceva. Fin dalla preistoria, moltissime città del sud e della Puglia sono state legate all’arte della ceramica, utilizzata per creare innumerevoli oggetti di vita quotidiana e di varia utilità. E’ sicuramente una grande forma di espressione artistica, che è stata tramandata nei secoli, e la cui tradizione non è mai andata persa.
Tra le gravine intorno al #GolfodiTaranto, incontriamo #Laterza, un antichissimo borgo ricco di numerose chiese rupestri, e con e tante testimonianze di epoca preistorica e, via via fino a quelle della Magna Grecia, dell’Impero Romano e del Medioevo. Il suo centro storico è costituito da case imbiancate che si susseguono su stradine, scalinate e piazzette di incantevole bellezza. Ogni suo scorcio è in grado di riportare alla vista racconti antichi tutti da riscoprire, come tutti quei luoghi suggestivi che spesso rievoca la meravigliosa Puglia. In questo scenario, avvolto tra possenti mura, che emerge tra le case, incontriamo il Castello di epoca medioevale.
Di grande impatto è la Chiesa “Matrice” dedicata a San Lorenzo composto da affreschi cinquecentenari, di stile bizantino, e dal grande rosone che risplende al sole del Sud.
Suggestive sono poi le decorazioni e gli altorilievi della Cantina Spagnola, fondata nel 1664 da don Francesco Perez Navarrete, nobile spagnolo insediatosi in Puglia.
La cantina si suppone venisse utilizzata per incontri galanti, o riunioni di tipo massonico ma, in tempi più remoti probabilmente, anche come ambiente sacro. Laterza è una città ricca di tesori che rapiscono l’anima e conducono ad affascinanti scoperte. Una di queste è l’arte della ceramica, in particolar modo della #maiolica, che vanta origini antichissime. Alcune tracce riportano al III millennio a.C., ma è nei secoli XVI e XVIII che lo stile laertino raggiunge il suo massimo splendore.
Molti saranno rimasti attratti sicuramente dai caratteristici “albarelli” che decorano i vasi tipici delle farmacie antiche. Bene, questi appartengono all’artigianato di Laterza, assieme alle tante altre decorazioni che spaziano dalle scene di caccia ai temi religiosi e mitologici. Per importanza, la ceramica di Laterza è sotto la tutela del marchio Cat (Ceramica artistica tradizionale) che le ha permesso di entrare a fa parte dell’Associazione Italiana Città delle Ceramiche. Collezioni preziosissime di maiolica bianca, lucida e decorata prevalentemente monocromo blu su smaltobianco, con sfumature variabili dal celeste all’azzurro, oppure più raramente con i colori del blu abbinati al giallo e al verde.
Una collezione appartenente all’imprenditore barese Riccardo Tonolo, appassionato conoscitore e collezionista di ceramica italiana, sono esposte nei suggestivi ambienti del Palazzo Marchesale, il MUMA, inaugurato nel 2015. L’imponente Palazzo, dimora dei Perez Navarreto, feudatari napoletani di origine spagnola, ora Museo della maiolica di Laterza offre, grazie strumenti tecnologici, una esilarante esperienza interattiva, permettendo ai visitatori di scoprire la storia contenuta in ogni singolo piatto. Il Museo ospita, inoltre, pezzi provenienti dal Santuario Mater Domini e del Museo di Bassano, dai grandi piatti, ai superbi pezzi di vasellame da mensa.
Per non perdere questa preziosa arte, nella zona più antica di Laterza, nelle meravigliose grotte ipogee, è stato ideato e realizzato un laboratorio “Meso Lab Ceramics”. Il laboratorio coinvolge tutti gli appassionati, senza differenza di età, ma soprattutto prepara la generazione di artigiani del futuro, per continuare la tradizione, grazie anche all'uso di nuove tecnologie. Propone corsi di lavorazione della ceramica, attraverso cui liberare la propria creatività e vivere l’esperienza di bottega dei maestri del passato. Importante è l’attività di rivisitazione della ceramica tradizionale, attraverso la realizzazione di oggetti di moderno design.
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