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Evelina Giordano

Le antiche "Masserie" pugliesi


Passeggiando sulla terra di #Puglia più autentica, ricca di storia e di cultura, magari in fuga dalla città alla ricerca di un pò di tranquillità, scopriamo immerse nel cuore di una feconda terra rossa, circondate da muretti a secco, uliveti secolari e generosi vigneti, le #masserie.


Strutture storiche che affondano le loro radici nella millenaria storia meridionale. Autentica testimonianza di un mondo rurale con le sue fatiche quotidiane, che raccontano anche la povertà e le tante difficoltà legate al momento storica, tra il XVI secolo e il XVIII secolo. Appartenenti al Patrimonio Unesco, parlano e identificano i vari territori della Regione. Inizialmente nascono come semplici appoggi per gli animali e magazzini ma, con il tempo, si trasformano da semplici entità rurali in insediamenti residenziali e centri produttivi, celebrando il successo sociale ed economico di un’epoca successiva. Masseria, deriva da “masserizie”, ovvero tutto l’occorrente, tra attrezzi ed alimenti, necessari per la sussistenza dell’uomo e degli animali.

Generalmente, le masserie sono costituite da una parte abitativa, quella centrale, destinata al proprietario, con tutt'intorno abitazioni dei contadini, ambienti di lavoro, cortile, stalla, aia, depositi per foraggi, e spesso anche una chiesetta attigua.

Molte di esse sono fortificate, appartenenti a famiglie più benestanti, circondate da cinta muraria e torri defensive per assicurarsi una maggior difesa dai frequenti pericoli di attacchi. Realizzate con gusto architettonico e con grande maestria da artigiani e muratori che lavoravano la pietra, sono strutture che offrono sensazioni piacevoli anche alla vista, in una ottica di perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità.

Sempre calate in uno scenario di vita vissuta, questi villaggi dal caratteristico intonaco bianco, oggi rappresentano monumenti di storia, un patrimonio di grande interesse dal punto di vista culturale e delle tradizioni. Quelle in buono stato sono state recuperate e modificate in ville di residenza, soprattutto estiva.

Negli ultimi anni per una strategia mirata al turismo, la maggior parte di esse sono state convertite in aziende agricole, sale ricevimento, strutture alberghiere di lusso e, alcune, in vere e proprie oasi di benessere, sempre nel rispetto e salvaguardia del fascino e dell’originaria identità del passato.

Molti dei proprietari, invece, hanno aderito al progetto “Masserie Didattiche”, sostenuto dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, finalizzato alla promozione del territorio e dei prodotti tipici pugliesi, valorizzandone l’unicità. A testimonianza del passato, aratri di legno, carri, attrezzi ed utensili vari, usati sui campi e sulle aie e altri oggetti, apparentemente senza alcun valore economico, costituiscono il prezioso museo della civiltà contadina.

In molti Comuni della Puglia sono stati istituiti i Musei della Civiltà Contadina, centri di interesse culturale per non dimenticare le tradizioni popolari e tramandarle alle future generazioni. Dal Gargano al Salento, in Puglia di “masserie” ce ne sono circa duemila, poste in diverse aree della regione, che propongono diverse possibilità di soggiorno, in tutti i periodi dell’anno, ma soprattutto offrono l’occasione di vivere a stretto contatto con la natura e le tradizioni. Un’esperienza indimenticabile che, almeno una volta, vi consiglio di provare.


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