I segni del passato e delle tradizioni si respirano in ogni angolo della Puglia. A pochi km dalla città di Taranto si trova una piccola cittadina di nome Leporano posta su un lieve altopiano che affaccia sul Mar Ionio. I numerosi ritrovamenti archeologici confermano la presenza di popolazioni antiche a partire dalla preistoria fino all’età tardoantica. Un borgo tranquillo, in cui il tempo sembra essersi fermato e che, nella sua semplicità e autenticità, è ricco di meravigliose sorprese. L’origine del nome deriverebbe da “Leprarium” che sta ad indicare la lepre, presente anche sullo stemma della città. Dominato da Bizantini, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi, passa infine sotto la famiglia nobile napoletana dei Muscettola, che detenne il feudo dal 1617 alla metà del XIX secolo, dando il nome al castello del paese.
L’imponente “Castello Muscettola” è un antico maniero di forma quadrangolare che si erge nel cuore del centro storico e per secoli ha rappresentato il potere feudale. Si sviluppa su due piani attorno a un vasto cortile interno, su cui insistono il loggiato e uno scalone monumentale di accesso al piano nobile. La torre quadrata è la parte più antica del castello. In seguito, si sono aggiunte una piccola chiesa e una terrazza panoramica, dando al castello l’aspettò di un palazzo residenziale, piuttosto che di una roccaforte difensiva. Dal 1980 l’edificio storico è passato a far parte delle proprietà del Comune di Leporano ed ospita eventi dedicati alla musica, alla cultura, alla memoria storica e alle tematiche sociali. Per gli amanti della storia, oltre all’antico muro di cinta che difendeva la città, di cui sono ancora presenti alcuni resti, è possibile ammirare anche due delle tre antiche porte d’ingresso al paese. Una delle porte d’accesso originarie è quella che, provenendo da Taranto, permette di entrare nel centro storico. L’altra porta è situata nella zona sud-ovest dell’area antica.
Si consiglia una visita presso la, nel centro storico, riedificata intorno al 1743 sulla base di una precedente chiesa andata distrutta durante un terremoto. Lo stile architettonico è molto semplice, con un portale d’ingresso sormontato da un rosone con vetrata finemente decorata, che attira lo sguardo del visitatore. L’interno dell’edificio religioso, realizzato in tufo locale, mostra ornamenti tipicamente in stile barocco, pavimentazione in marmo, e altari laterali, rispettivamente dedicati all’Addolorata e al Santo patrono del paese “S. Emidio”, di cui è presente anche una statua lignea.
Di grande attrattiva turistica del territorio e il Parco archeologico di Saturo che si estende tra Porto Pirrone e la “baia di Saturo”. All’interno dell’area verde vi sono numerosi reperti archeologici di inestimabile valore risalenti al neolitico fino alle civiltà greche e romane. Sono presenti anche i resti di una Villa romana di età imperiale con camere residenziali ed ambienti termali. Ancora intatti i pavimenti musivi originali, di colore rosso e bianco, e varie decorazioni. Il Parco, immerso nel verde, è un’oasi di pace e tranquillità e si presta a camminate salutari e rilassanti. Lungo uno dei sentieri, nei pressi dell’antica villa romana, si incontra Torre Saturo adagiata su un promontorio quasi ad osservare l’orizzonte. Un tempo fungeva da avamposto militare a difesa di villaggi e campagne dalle incursioni nemiche provenienti dal mare. A Leporano si trovano anche i resti dell’acquedotto romano che ha servito anticamente le comunità sia di Leporano, che di Saturo. Attingeva acqua da un lago sotterraneo che prendeva il nome di Pozzo di Lama Traversa, che comprendeva un insieme di pozzi, rappresentando un'importante riserva acquifera per il territorio. A richiamare l’attenzione dei visitatori, non sono solo storia e tradizioni, ma anche le belle spiagge. La costa leporanese, lambita da un mare ionico incontaminato e cristallino, accoglie diverse baie rinomate e molto praticate tra cui Baia Gandoli, Baia d’Argento, Baia di Saturo, Porto Pirrone e tante altre insenature naturali incastonate nello splendido paesaggio circostante, che vantano la conquista di “Bandiera blu Leporano 2023”.
Se la città viene visitata durante il periodo estivo si ha l’occasione di assistere alla festa patronale dedicata al Santo Patrono, Sant'Emidio che si svolge dal 3 al 5 agosto con processioni, concerti e fuochi pirotecnici. La devozione per il santo nasce a seguito di un violento sisma, nel febbraio del 1743, che distrusse quasi tutti gli edifici, tra cui anche un’antica chiesa del Quattrocento, senza provocare vittime umane. I cittadini interpretarono l’accaduto come segno di protezione da parte del Santo, che venne proclamato presto “protettore di Leporano”. L’economia di Leporano è basata soprattutto sull’agricoltura, allevamento e attività industriali che operano in diversi comparti. Non mancano iniziative e progetti nell’ambito del turismo, settore strategico per la crescita dell’economia locale, per accogliere al meglio il turista e farlo sentire parte integrante del luogo.
Leporano vi aspetta!
Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista
Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Articolo pubblicato da "Ovunque Puglia", di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data lunedì 21 agosto 2023, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.