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Evelina Giordano

Lucera, città d’arte tra passato e cultura.


Nota come “Chiave della Puglia”, Lucera è una cittadina medioevale che, quasi a dominare il pianeggiante “Tavoliere delle Puglie”, poggia sulla sommità di tre dolci colline, Monte Albano, Monte Belvedere e Monte Sacro. Le prime testimonianze, dell’antichissimo borgo in provincia di Foggia, sono state individuate alle pendici del Monte Albano, territorio ricco di aree archeologiche e siti storici. Tracce di alcuni villaggi del III millennio a.C. e numerosi reperti risalgono al neolitico, all'età del bronzo, dai Greci ai Dauni messapici, fino all'epoca romana e imperiale periodo in cui Lucera, in qualità di colonia autonoma, visse con diritto di proprie leggi e di conio. Molte le ipotesi sull’etimologia del nome. Alcuni studiosi ritengono che derivi da “luce” per la posizione geografica che la rende visibile da lontano in tutta la pianura pugliese. Per la sua ricchezza culturale ed artistica, tra chiese, monumenti e palazzi nobiliari Lucera è annoverata nell’elenco delle “Città d’Arte Italiane” e inserita tra le Città Europee di Eccellenza 2007.

Una delle più importanti opere realizzate in epoca romana, situata nella periferia est della città, è il maestoso Anfiteatro Augusteo fra i più antichi d’Italia meridionale, ancora oggi in uno stato di conservazione quasi perfetto. Quel luogo, un tempo sede di lotte fra gladiatori, è rimasto sotterrato fino al 1939 anno in cui tornarono alla luce i due portali sopravvissuti in pietra d’Apricena, due colonne dai capitelli di stile eolico e un frontone triangolare. Sotto le dominazioni degli Svevi e degli Angioini Lucera visse un’epoca di splendore e di grande sviluppo civile ed economico. In particolare, all’imperatore Federico II si deve la realizzazione del Castello, simbolo della città, posto sulla sommità piana di Colle Albano, una tra le sue residenze predilette e più potenti tra le fortezze sveve.

La imponente cinta muraria, edificata da Carlo I d’Angiò nel 1269, si compone di 13 torri quadrate, 2 bastioni pentagonali e 2 torri cilindriche angolari. L’imperatore svevo, per la sua indiscussa passione per il mondo arabo e la sua cultura, fece realizzare numerose moschee attribuendo a Lucera, come la storia racconta, l’aspetto di una “città senza croci”. Tra le splendide testimonianze dell’arte musulmana, la moschea più bella, ricca di marmi e colonne, era quella su cui sorse successivamente l’imponente Basilica o Cattedrale dedicata a Maria Assunta, Santa Patrona della città.

Esempio di architettura in pietra, gotico-angioina, venne costruita per volere di Carlo II d’Angiò come celebrazione per la vittoria degli Angioini sui Saraceni. Dichiarata nel 1874 Monumento Nazionale, è per i cittadini di Lucera tra i tesori più preziosi. Al suo interno sono conservate notevoli opere d’arte, tra cui il dipinto del pittore napoletano Fabrizio Santafede, un crocifisso ligneo del 1300, un coro ligneo settecentesco e una serie di affreschi attribuiti a Belisario Corenzio.

Da ammirare è anche la Chiesa di San Francesco, nel centro della città, dal bel portale e uno splendido rosone, uno dei principali luoghi di culto cattolico assieme al Convento. Il Museo di Archeologia Urbana “Giuseppe Fiorelli”, è sito nel Palazzo De Nicastri, dove sono presenti interessanti manufatti che vanno dall’età preistorica all’età romana, fino al medioevo.

Nel settecentesco Palazzo Vescovile, in via Duomo, ha sede il Museo Diocesano e la Pinacoteca dei Vescovi. Visitare la città di Lucera vuol dire camminare lungo la storia millenaria tutta da scoprire. Il suo centro storico è di una particolare eleganza, tra piazze simili a salotti di pietra, eleganti boutique ed accoglienti bar dove si vive la quotidianità.

Lungo le stradine, sono numerosi i palazzi gentilizi, per lo più privati, che conservano ancora oggi splendide corti, arredi sontuosi ed affreschi originali, come l’ottocentesco Palazzo Cavalli sede dell’importante biblioteca della famiglia Cavalli, con l’esposizione di pergamene settecentesche. Le campagne di Lucera sono costellate da masserie e il fertile territorio è caratterizzato dalla presenza di oliveti, vaste distese di grano e di vigneti che in questa zona danno vita ad una notevole produzione vinicola.

Noto a molti è il “Cacc’e Mmitte” vino dal gusto corposo, prodotto dai robusti vigneti Doc, da gustare insieme ai taralli e il pane. Lucera, inserita nel circuito delle Strade dei Vini della Daunia, come ogni città storica, è scrigno di antiche tradizioni rievocate attraverso lo svolgimento durante l’anno di caratteristiche sagre e feste.

Tra le più note, Calici di stelle” che si svolge nel mese di agosto, consistente in una degustazione di vini doc, e la “Sagra del mosto cotto” che prevede degustazioni di dolci tipici chiamati “i krustule”. Entrambi gli eventi attirano numerosi turisti. La festa patronale, di origini antichissime, si svolge a Ferragosto in onore di Santa Maria Assunta, assieme ai compatroni San Francesco Antonio Fasani e San Rocco, nel corso della quale la città si trasforma, colorandosi di bancarelle, mercatini e bande musicali.

Vi invito a visitare questo incantevole borgo dal fascino senza tempo, una delle mete turistiche più importanti dei Monti Dauni!


Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista

Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com


Articolo pubblicato da "Ovunque Puglia", di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data lunedì 22 maggio 2023, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.



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