I borghi pugliesi, ricchi di storia, tradizioni millenarie e splendidi paesaggi, sono sempre pronti a raccontarsi e lo fanno nelle piazze che custodiscono da sempre i mille volti della gente e del loro indelebile vissuto. Lo fa anche Ostuni in provincia di Brindisi, una macchia di luce abbagliante definita la “Città Bianca”, ricca di fascino e di misteri, meta unica ed imperdibile. Il nome di Ostuni deriverebbe dal greco "Astu-neon", ovvero, città nuova costruita sui resti di un habitat primitivo. Posta in alto su tre colli calcarei della Murgia, le numerose grotte risultano essere state abitate sin dal paleolitico, testimoniato dai numerosi reperti archeologici venuti alla luce.
Dall’impronta orientale Ostuni, come altre città pugliesi, è stata sempre terra di invasioni e svariati dominii e, il primo centro abitativo, risulta aver accolto contemporaneamente Iapigi e Messeni mescolando così storia, usi e tradizioni religiose. La città fu distrutta da Annibale, a sua volta spodestato dai romani che la dominarono fino al 488 d.C. Dopo la caduta dell'Impero Romano fu occupata da Barbari ed Ostrogoti e durante il VII sec. dai Longobardi. Solo con i Normanni e gli Svevi Ostuni incomincia a vivere un periodo fiorente, dalla intensa attività commerciale, soprattutto nel settore dei tessuti. Nel XVI sec. Isabella D'Aragona fortificò con delle torri il muro di difesa, per proteggere la popolazione dagli attacchi dei turchi, e dette inizio ad un periodo di cultura e di arte. Ostuni nel 1861 fu la prima città della Puglia a innalzare il Tricolore, per celebrare l’avvenuta “Unità d’Italia”.
Oggi l’antico borgo medioevale, dal panorama suggestivo, è ritenuto uno dei centri turistici più importanti della Valle d’Itria e tra i più belli della Puglia. Costellato di chiese e dimore signorili, Ostuni non conosce diversità di stagioni essendo una meta amata e visitata tutto l’anno, anche in pieno inverno.
Ricca di tradizioni mai dimenticate e tramandate di padre in figlio, dell’antica cittadina sono da ammirare le sue scalette che si aprono a fantastici scorci panoramici, le case tinteggiate di calce, e i balconcini fioriti affacciati su strette stradine e piazzette sempre gremite di turisti che affollano le botteghe artigiane e gli accoglienti ristoranti dove gustare la cucina e tanti prodotti di qualità.
Tanti sono i particolari che parlano del passato.
La parte inferiore del borgo è circondato dall’antica cinta muraria, mentre nella parte alta è possibile ammirare la Cattedrale del ‘400 dal rosone a 24 raggi, e il Palazzo Vescovile edificato intorno al 1560 che ospita i resti del castello normanno distrutto nel 1559.
Ai turisti, amanti della cultura, si consiglia di visitare il Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia con sede nell’ex convento delle carmelitane di clausura, che custodisce i reperti rivenienti dall'agro di Ostuni, oltre che da tutta l'area delle Murge meridionali. Tra i ritrovamenti più conosciuti a livello mondiale, è quello dello scheletro di una donna di circa 20 anni e incinta, chiamato “Delia”, risalente al periodo Paleolitico superiore, scoperto, tra il 1991 e il 1992, dal Prof. Donato Coppola nella cavità del Parco Archeologico e Naturalistico di Santa Maria d’Agnano.
Nel Museo è esposto anche il calco della sepoltura e la ricostruzione della grotta in cui è stata rinvenuta la donna.
Ostuni, come centro di animato turismo, vanta anche un bellissimo litorale, più volte premiato “Bandiera Blu di Legambiente”, con 17 km di costa su cui si alternano calette sabbiose, scogli e dune coperte di macchia mediterranea. Molto suggestivo è anche il “Parco Naturale delle Dune Costiere” che include una zona umida con laghetti di acqua salmastra. Per chi ama la tranquillità è l’atmosfera di pace, deve sapere che Ostuni è circondata da una rigogliosa campagna ricca di uliveti, viti e frutteti che costituiscono la base principale della sua economia, punteggiata da numerose ed antiche masserie alcune delle quali trasformate in resort di lusso.
Tra gli eventi estivi della Città Bianca, di particolare importanza sono i festeggiamenti nel mese di agosto dedicati al Santo Patrono, Sant’Oronzo” con la tradizionale “Cavalcata”. Un corteo di cavalli e cavalieri in uniforme bianca e rossa che scortano la statua in argento del santo, di cui si narra aver salvato la popolazione dalla peste nel 1656. Come non menzionare, infine, i presepi e i mercatini allestiti nel periodo di Natale quando, tra il sacro e il profano, con decorazioni varie, luci colorate e musiche sacre trasformano il bianco dell’antico borgo in una “Città Presepe”, luogo magico e senza tempo, per grandi e bambini.
Evelina Giordano Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data 14 novembre2022, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.