Posta su un promontorio a nord del Gargano, aggrappata ad una rupe a picco sul mar Adriatico, si trova Peschici. Dall’inconfondibile colore bianco delle costruzioni, è una cittadina nota per la sua bellezza naturale, tra un mare cristallino e verdi pinete, tanto da contendersi con Vieste il titolo di “Perla del Gargano”. L’origine slavo del nome, è conseguenziale alla decisione dell’imperatore Ottone I che, intorno all’anno 1000, per liberare il territorio del Gargano dai Saraceni, chiamò in aiuto il popolo di mercenari slavi, detti “Schiavoni” che, insieme ai Dalmati si stanziarono sul territorio.
Il principale punto di interesse di Peschici è sicuramente il centro storico, dal fascino mediterraneo, circondato da mura medievali intervallate da torrioni. Ricco di tesori storici e culturali, è caratterizzato da stradine strette e tortuose su cui si affacciano case bianche con tetti spioventi o a cupola, tipiche espressioni di dominazioni diverse. Caratteristica è la “Porta di Basso”, così chiamata per la presenza, in passato, di una porta secondaria utilizzata dai pescatori e dai braccianti a ritorno dal mare o dalle campagne.
Tra i monumenti spicca il Castello normanno che domina il mare, con un panorama mozzafiato. Venne costruito tra il X e l’XI sec. sui resti di una piccola fortezza greca, per difendere le coste dai continui attacchi stranieri. Nel tempo ha subito diverse modifiche e aggiunte, come la torre costruita durante il regno di Federico II e conosciuta come Rocca Imperiale, e la cinta muraria edificata in epoca di dominazione spagnola.
Poco distante dal Castello si incontra la duecentesca Chiesa Madre, dedicata ad Elia Profeta, il Santo protettore celebrato il 20 luglio che liberò la cittadina da una invasione di cavallette. La chiesa è a forma di croce latina, costruita con grossi blocchi di pietra accanto ad un imponente campanile “sfondato”. Custodisce al suo interno tele del ‘600 di scuola napoletana, tra cui una tela di Pacecco De Rosa. Colpisce la piccola e antica Chiesa del Purgatorio fregiata con teschi crociati riproposti sulle ante del portone, sull’altare e sulle finestre frontali. Sulle pareti interne sono visibili degli affreschi rinascimentali e un organo ligneo del ‘500, completamente costruito a mano.
Per gli amanti dell’architettura romanica, potrebbe risultare interessante una visita presso l’Abbazia di Kalena, un’imponente struttura a pochi km da Peschici posta, strategicamente, lungo via Francigena dei pellegrinaggi, che ha subito nei secoli diverse stratificazioni. Le prime fonti dell’edificio monastico risalgono all’XI sec., vissuto dai monaci Benedetti per donazione del vescovo di Siponto “Leone”, e rappresenta un interessante esempio di architettura medievale. Al suo interno è conservata l'antichissima statua lignea della Madonna con Bambino.
Sempre fuori dal centro abitato, su una collina, si trova il Santuario della Madonna di Loreto.
Una leggenda racconta che sia stata costruita ad opera del capitano di una nave che, trovandosi a largo di Peschici, riuscì a scampare al naufragio grazie all’intercessione della Madonna che gli indicò la giusta rotta. Peschici è molto frequentata durante le vacanze estive tra relax, natura e tradizioni.
Più volte è stata insignita “Bandiera Blu” per la sua ricchezza di bianche spiagge e calette bagnate da un mare cristallino. Tra le spiagge più frequentate c’è la “Spiaggia Zaiana” conosciuta come la spiaggia dei giovani, e poi la spiaggia “Jalillo o del Mappamondo”. Come una cornice, alle sue spalle si estende il Parco Nazionale del Gargano, con stupendi sentieri ricchi di vegetazioni, i cui profumi dei pini, dei capperi e del rosmarino si mescolano con quello delle grotte marine di milioni di anni fa che, agli amanti della pesca subacquea, offrono un’esperienza indimenticabile. Lungo la costa si incontrano diverse torri, strategicamente edificate in contatto visivo tra loro, per proteggere la popolazione dagli attacchi dei pirati provenienti dal mare. E’ possibile ammirare la Torre del Monte Pucci, la Torre di Cala Lunga, quella di Usmai e infine la Torre Sfinale.
Ancor di più colpiscono i turisti gli antichi “trabucchi”, quelle ingegnose architetture in legno aggrappate agli scogli, con lunghe braccia protese verso il mare, con un'enorme rete a maglia stretta. Una pesca faticosa ma sicura, utilizzata dai pescatori dell’Adriatico, in sostituzione dei tradizionali sistemi di pesca, in condizioni di mare e di vento sfavorevoli. Alcuni sono ancora perfettamente funzionanti e d’estate sono in tanti a visitarli, per assistere alle operazioni di pesca. L’economia di Peschici è basata principalmente sulla pesca e sul turismo sempre più in aumento, fortemente sviluppatosi negli ultimi anni. Vengono organizzate attività ad hoc per i vacanzieri, come escursioni o vacanze a tema, rendendo il borgo sempre più attraente e prestigioso.
Nonostante ciò, buona parte della popolazione non ha mai abbandonato l'agricoltura e l’artigianato, dalla lavorazione della terracotta ai lavori all'uncinetto. La vita notturna è particolarmente intensa durante l’estate ed è possibile sfrenarsi in una discoteca dopo essersi deliziato il palato con l’ottima cucina locale a base di pesce, prodotti caseari e altre proposte gastronomiche sempre varie e gustose.
Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista
Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Articolo pubblicato da "Ovunque Puglia", di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data lunedì 27 giugno 2023, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.