Le meravigliose bellezze della #Puglia è possibile ammirarle in ogni stagione dell’anno, nonché in ogni ora della giornata, perché è una Regione sempre piena di luce, dall’alba al tramonto. La natura incontaminata dell’entroterra ci invita a scoprire boschi, parchi, riserve naturali, grotte carsiche, paludi e laghi con paesaggi capaci di restare a lungo fissi nella mente, e di invogliare le persone a tornare in visita per emozionarsi ancora una volta.
A pochi km dalla città di Martina Franca, in Valle d’Itria in provincia di Taranto, si trova la spettacolare Riserva Naturale Regionale “Bosco delle Pianelle” dove poter vivere appieno la natura. Istituita dalla Regione Puglia nel 2002, per la tutela della biodiversità e la salvaguardia del sistema naturalistico ed ambientale, la “riserva naturale protetta” è tra i luoghi più incantevoli della zona, dove potersi rifugiare lontano dallo stress cittadino. Seicento ettari di bosco visitabili, in cui vengono tutelate e valorizzate numerose specie di flora e fauna che hanno trovato un habitat favorevole.
Tantissime sono, infatti, le varietà di mammiferi che vivono nella riserva, come ad esempio tassi, volpi, scoiattoli, lepri, conigli selvatici e donnole. I visitatori più fortunati possono incontrare sui sentieri faine, puzzole, istrici e gruppi di daini. Tra i rapaci notturni la riserva ospita la civetta, l’allocco, il barbagianni e il gufo. Mentre di giorno è facile vedere esemplari di poiana e di gheppio. D’estate nidifica anche l’upupa. La flora è ricca di corbezzoli, lecci, olmi, carpini nei della famiglia delle Betulacee e, in primavera, si riempie di orchidee selvatiche.
All’interno del parco, si trovano le Gravine Pianelle e Vuolo, completamente ammantate di vegetazione e entrambe di origine carsiche, che in alcuni punti raggiungono profondità di oltre 100 metri.
La gravina del Vuolo, data la sua natura impervia e di particolare profondità, denominata la Grotta del Sergente Romano, è stata rifugio dell’ultimo brigante di Puglia con la sua banda, tra il 1861 ed il 1863, ad avvenuta Unità d’Italia. I resti faunistici appartenenti a specie estinte, e antichi manufatti risalenti all’era Paleolitica confermano da sempre l’utilizzo di queste grotte come luogo per ripararsi dagli agenti atmosferici e dagli animali selvaggi. Sono state ritrovate anche testimonianze di tribù nomadi, fino alla comunità umane risalenti all’Età Neolitica e dei Metalli. Dalla parte più alta dell’area naturale, si può godere di un panorama mozzafiato che abbraccia la costa ionica e il Golfo di Taranto.
Nel bosco delle Pianelle è possibile fare escursioni a piedi o in bicicletta per oltre 15 chilometri di sentieri e, al termine delle passeggiate, rigenerarsi nelle apposite aree pic nic immerse nella pineta e attrezzate con tavoli e panche in legno, barbecue in muratura, servizi igienici, parco giochi per bambini e altri servizi offerti dal Centro Visite della Riserva. Addirittura, la presenza di una foresteria, permette la possibilità di pernotto in questo luogo magico, immerso nella natura. Il periodo che viene consigliato per addentrarsi nell’anima di questo posto incantevole alla scoperta delle piante e degli animali che lo popolano, è l’autunno.
Per i più curiosi e interessati agli approfondimenti, non è da trascurare la visita presso il Palazzo Ducale di Martina Franca dove le splendide sale settecentesche custodiscono le testimonianze del ricco patrimonio ambientale, tra flora e fauna esistente nel bosco delle Pianelle. Nel Museo, realizzato nel 1999 grazie ad un progetto del Comune di Martina F., e portato avanti in collaborazione con il CNR, è possibile visitare anche la mostra permanente sulla civiltà contadina.