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Evelina Giordano

"San Vito dei Normanni", borgo medioevale adagiato sulla pianura compresa tra Carovigno e Ostuni


In provincia di Brindisi, a pochi km dalla costa Adriatica, si incontra il piccolo borgo medioevale dalla lunga e antica storia, “San Vito dei Normanni”. E’ adagiato su una grande pianura compresa tra le cittadine di Carovigno ed Ostuni, non molto distante dal mare, e gode di un clima mite in tutte le stagioni dell’anno. Secondo alcuni studiosi, l’origine di San Vito dei Normanni è attribuibile ad una colonia di Slavi, detti Schiavoni, che nel sec. X si insediò nel territorio della romana “Castri Sancti Viti" per sfuggire dalla furia saracena che minacciava le coste salentine. Altri storici attribuiscono la fondazione del borgo al principe di Antiochia Boemondo d'Altavilla, figlio di Roberto il Guiscardo che, insediatosi nell’XII sec., avrebbe fatto edificare una torre quadrata come residenza di caccia, in virtù del territorio ricco di boschi e fauna selvatica. San Vito dei Normanni cominciò a svilupparsi intorno al XV sec. con attività economiche basate sull’agricoltura e sul commercio e ad acquisire funzioni di una vera cittadina espandendosi lungo i territori circostanti.

Oggi si presenta con un delizioso centro storico in stile barocco pugliese ricco di monumenti, chiese e tradizioni tramandate nei secoli. Il Castello Dentice di Frasso è il nucleo più antico dell'abitato e sorge di fronte al Municipio, accanto alla torre normanna dalla merlatura guelfa.

Al Palazzo si accede attraverso un arco dal particolare stemma della famiglia Dentice e da una imponente scalinata. All’interno del Palazzo è possibile ammirare le sale decorate, le tele, i trofei di caccia e l'Archivio Storico recentemente restaurato. L’edificio religioso più imponente del borgo di San Vito si trova in piazza Papa Giovanni Paolo II ed è la Basilica di Santa Maria della Vittoria, un gioiello architettonico edificato nel 1571, a seguito del ritorno dalla battaglia di Lepanto di combattenti scampati alla morte.

La maestosa facciata barocca presenta un portale in bronzo sormontato da un’incisione in un guscio di conchiglia, ad opera dello scultore Ernesto Lamagna. All’interno sono custodite moltissime tele pregiate, un coro ligneo e diverse statue. Nella stessa piazza dove si erge la Basilica, è posto un obelisco con la statua di San Vito Martire e una colonna spezzata di pietra scura su cui un tempo si concludevano affari. Merita una visita la Chiesa di San Giovanni, in stile barocco, dalla splendida facciata caratterizzata da capitelli corinzi. All’interno custodisce sei splendide tele degli artisti De Mura, di scuola napoletana, e il leccese Serafino Elmo.

Interessante è il Museo della Civiltà contadina ospitato nel Chiostro dei Domenicani, che espone oggetti d’uso quotidiano e attrezzi delle attività contadine, artigianali e rurali appartenenti tra il XVIII sec. e il XX. Nel museo si trova anche una tappa della “Strada dell’Olio Extravergine di Oliva Collina di Brindisi” che raccontare la storia dell’olio di oliva e dell’arte della sua lavorazione. Al centro del paese si trova la Villa comunale, definita comunemente “la pineta”, poiché ricca di una folta vegetazione di palme, querce e pini marittimi che ne fanno un vero e proprio polmone d’aria pura. San Vito dei Normanni è un territorio ricco di reperti preistorici e, negli anni ‘90, sono stati scoperti insediamenti rupestri in contrada Castello d'Alceste risalenti all'età del ferro.

Di notevole interesse è la Cripta di San Biagio del XII sec., un piccolo santuario bizantino scavato interamente nella roccia nel quale sono presenti degli affreschi con iscrizioni greche risalenti tra il XII e XIV sec. La Cripta di San Giovanni, del XIII sec., comprende grotte con graffiti e affreschi muniti di iscrizioni latine.

In contrada Malpasso si trova la Cripta di San Nicola formata da quattro grotte collegate fra loro, con all’interno raffigurata l’immagine di San Nicola. Il borgo di San Vito è circondato da una campagna rigogliosa ricca di uliveti, querce, vigne e colture intensive dalle quali si ricavano i principali prodotti genuini dell'enogastronomia salentina. Negli ultimi anni ha sviluppato una buona vocazione turistica, in particolar modo estiva per la sua vicinanza alla borgata marina di Specchiolla che attira oltre i sanvitesi, molti vacanzieri.

Una interessante escursione è presso la Riserva naturale Torre Guaceto, un luogo di grande bellezza da preservare, dalla particolare varietà di paesaggi tra dune di sabbia, mare incontaminato e macchia mediterranea, gestito in modo efficace dal Consorzio “Torre Guaceto” in collaborazione con il WWF. La cittadina è anche patria della musica e ogni anno propone feste popolari e sagre, tra cui il “Barocco Festival” dedicato alla musica barocca del ‘700 che attira moltissimi appassionati, e la Sagra di Ferragosto legata al tarantismo e alla pizzica, la tradizionale danza salentina. La Festa patronale, dedicata a San Vito, si festeggia nella metà del mese di luglio momento in cui il centro storico si anima con concerti, luminarie, processioni, giostre e fuochi d'artificio.


Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista

Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com


Articolo pubblicato da "Ovunque Puglia", di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data lunedì 29 maggio 2023, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.



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