top of page
Evelina Giordano

Torre Guaceto

Macchia mediterranea, spiagge giallo oro, mare trasparente e fondali sabbiosi e ricchi di flora e fauna. Queste le caratteristiche più suggestive e spettacolari dei tratti costieri della Regione #Puglia.


Un angolo incontaminato della Puglia salentina è #TorreGuaceto. Ritenuta tra le migliori oasi protette al mondo, è stata premiata con il prestigioso Blue Park Award, per l’impegno volto a tutelare l’ambiente marino e il suo ecosistema, uno dei più ricchi di biodiversità del Mediterraneo, oltre che essere Bandiera blu da diversi anni. Torre Guaceto è poco distante da #Carovigno e #SanVitodeiNormanni e si estende lungo la costa adriatica tra #PuntaPennaGrossa e gli scogli di #Apani. Non è facile descrivere le bellezze di questo posto selvaggio, dal panorama mozzafiato ed un mare dai colori caraibici! Pace e tranquillità, lontani dal caos, si può godere delle meraviglie di questo luogo paradisiaco.

La denominazione Guaceto sembra derivi dall'arabo e significa “acqua dolce”. Infatti, la torre sorge nei pressi di un fiumiciattolo di acqua sorgiva, tuttora esistente, che attraversa l’intera zona umida fino ad inoltrarsi nell’entroterra.

La torre di “Torre Guaceto”, costruzione cinquecentesca e quadrangolare ad opera di Carlo d'Angiò, è il simbolo della Riserva Naturale. Venne edificata per controllare tutta la costa e contrastare le incursioni straniere, soprattutto dei pirati saraceni. Oggi l’antico edificio, tenuto in buono stato, è una delle tante sedi del WWF ed ospita i volontari che sorvegliano l’incantevole riserva marina.

Ospita una mostra permanente, un laboratorio chimico e pannelli per la conoscenza delle specie marine e faunistiche del luogo. Il lato meridionale della costa di Torte Guaceto è lineare, ed è costituita da una falesia argillosa. Il lato settentrionale si presenta in parte roccioso, con contorni frastagliati che danno vita a piccole insenature, e in parte con una presenza di macchia mediterranea formata dal leccio, il pino d'Aleppo, il ginepro, il mirto e il timo. Nella macchia, tra le dune, è facile incontrare tane scavate da donnole e volpi. La zona un po' più umida è frequentata da uccelli migratori come l'airone cinerino, la gallinella di mare e il falco di palude. Il mare è popolato da una ricca fauna, è visitato da delfini e dalla tartaruga Caretta caretta.

La Riserva Naturale di Torre Guaceto è anche rinomata come Centro di Recupero e Salvaguardia di Tartarughe Marine intitolato a Luigi Cantoro, storico brindisino impegnato nel WWF attraverso il soccorso, la cura e la riabilitazione degli esemplari trovati in difficoltà. Proseguendo verso Punta Penna Grossa, invece, la costa diventa bassa e sabbiosa. I fondali sono sabbiosi e dai tra i 3 arrivano anche ai 25 metri di profondità, ideali per chi ama fare snorkeling. Nel blu, tra le alghe brune e rosse e la lattuga di mare, trovano rifugio la patella, i pomodori di mare, le spugne di mare e gli anemoni.

La presenza della posidonia, al contrario di ciò che uno potrebbe immaginare, garantisce lo stato di salubrità dell’acqua. Ha un ruolo fondamentale per la protezione dell’ecosistema marino, e per i piccoli animali del mare. I resti di Posidonia sulla spiaggia è indice di alta qualità ambientale, molto meglio di una “bandiera blu.

Per ovvi motivi, all'Oasi di Torre Guaceto non è possibile accedere con le auto, che vengono lasciate in un grande parcheggio da dove partono navette che conducono alla riserva marina, e dove si può usufruire di servizi lido e di ristoro. È stata realizzata una pedana per accesso al mare dei diversamente abili, con l’ausilio di speciali carrozzelle.








44 visualizzazioni0 commenti
bottom of page