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Evelina Giordano

Una gita tra i trulli, simboli universali di "Alberobello e della Puglia"


Tra le cittadine gioiello più amate della Puglia si annovera Alberobello, posta nella splendida cornice della Valle d’Itria, in provincia di Bari, definita la “Capitale dei Trulli”. Di trulli se contano circa duemila, conosciuti in tutto il mondo per la loro unicità e bellezza, oltre che per importanza storica. Sono l’emblema di questo straordinario borgo medievale, tipiche costruzioni a cono, alto esempio di architettura popolare, anche se alcuni storici li considerano un’evoluzione delle costruzioni preistoriche dette “Tholos”. Tra la fine del XIV e il XV sec. si pagavano alti tributi per gli insediamenti urbani, pertanto, gli abitanti idearono case provvisorie, utilizzando solo pietre del luogo unite a secco, senza uso di malta per poterle facilmente smantellare, ed eludere i dazi imposti dal Re di Napoli ai feudatari.

L’uso di questa particolare e ingegnosa tecnica edilizia era favorito dall’abbondanza di pietra calcarea e carsica della zona che, oltremodo, garantiva ambienti confortevoli, freschi d’estate e caldi d’inverno. Sulla cima di ogni cono vi è un simbolo primitivo o religioso, il così detto pinnacolo che aveva lo scopo di scacciare le influenze negative o maligne. Le dimensioni dei trulli sono diverse, su uno o due piani, o accostati l’uno all’altro formando un vero e proprio complesso di abitazioni. Alla base del tetto c’è una grondaia che consentiva di raccogliere l’acqua, per poi farla defluire in una cisterna al di sotto della struttura. Riconosciute dal 1996 Patrimonio dell’Umanità, oggi rappresentano uno dei maggiori simboli della Regione Puglia, forse identificativi dell’Italia nel mondo, che continuano ad incantare ogni anno turisti stranieri. E’ senza alcun dubbio uno dei borghi più suggestivi del Sud Italia, una cittadina fiabesca dove perdersi tra le caratteristiche viuzze ricche di negozietti e botteghe di artigiani.

Per godere della spettacolare vista panoramica bisogna raggiungere il Rione Monti e dalla terrazza “Belvedere” si possono ammirare i numerosissimi trulli, in tutto il loro magico splendore. Nel rione Monti si trova il “Trullo Siamese”, così denominato perché composto da due trulli parzialmente congiunti, a cui è legata la storia di due fratelli, innamorati della stessa donna. Per immergersi nell’atmosfera medievale del borgo bisogna raggiungere il Rione Aia Piccola formato da 400 trulli. Una zona in cui non vi sono attività commerciali e dove sorge lo storico e molto visitato, “Trullo Sovrano”, a due piani interamente arredato e visitabile. Tra il rione Aia Piccola, conosciuta più comunemente come “foresta dei trulli” e Piazza del Popolo sorge “Casa Pezzolla” composta da 15 trulli comunicanti tra loro, appartenuti al medico Giacomo Pezzolla, oggi monumento nazionale.

Ospita il “Museo cittadino”, scrigno della cultura, della storia del territorio e delle attività produttive contadine, con gli arredi e attrezzi che ricreano la vita nei trulli del passato. Imperdibili sono le stradine che conducono alla bella Chiesa di Sant'Antonio da Padova, anch’essa a forma di trullo, costruita nel 1927. Come tutti i trulli si presenta con le pareti in calce bianca e il tetto in pietra grigia, con un ingresso monumentale preceduto da una scalinata sovrastata da un rosone, e a fianco il campanile. Entrando all’interno della chiesa, si viene accolti da un enorme affresco posto dietro all’altare che rappresenta l’Albero della Salvezza realizzato nel 1959 dall’artista Adolfo Rollo.

Nei pressi del Trullo Sovrano, in P.zza Curri, sorge la Basilica dei Santi Cosma e Damiano, Patroni della città di Alberobello, celebrati alla fine di settembre. Nata sui ruderi di una chiesetta rurale dedicata alla Madonna delle Grazie, l’edificio si presenta con una facciata neoclassica e due campanili, uno con un orologio e l'altro con la meridiana, e nel mezzo due statue in pietra raffiguranti San Pietro e San Paolo. L'interno dell’edificio di culto è luminosissimo, con grandi quadri della via crucis, il coro ligneo e un organo imponente. Si consiglia di visitare Alberobello nel periodo natalizio, fino alla fine di gennaio, quando tutto il borgo antico si illumina di luci variopinte, tutte proiettate sui trulli.

Stelle, mezze lune, motivi natalizi, cristalli di neve che creano un'atmosfera sognante e di pace. Tutto l’anno Alberobello offre ai visitatori un’ottima gastronomia presso i diversi ristoranti-trullo, dove è possibile gustare le tante varietà di prodotti tipici della zona.


Alberobello, autentico capolavoro, un’esperienza da non perdere!



Evelina Giordano

Giornalista/Pubblicista

Blog “Ovunque Puglia”


Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano on line“Pugliain.net" in data sabato 29 luglio 2023




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