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Evelina Giordano

Vieste: leggende e bellezze passeggiando nella Perla del Gargano


La Puglia è disseminata di piccoli centri, inseriti nella lista dei Borghi più belli d’Italia e di cui è difficilissimo farne una selezione. Uno dei centri dallo splendido centro storico e dagli scenari che si aprono verso le coste adriatiche è Vieste denominata la “Perla del Gargano”. E’ tra le mete preferite dei turisti che restano incantati dal mare limpido, dalle lunghe spiagge dalla sabbia finissima e dai tramonti estivi mozzafiato, anche se a mantenere vivo l’interesse di questa località sono anche le tradizioni, la storia e le leggende che vengono tramandate da padre in figlio. Vieste è un piccolo borgo medioevale in provincia di Foggia, più volte insignita “Bandiera blu”, dall’incredibile fascino, dove tutto sembra si sia fermato nel tempo. Le sue origini risalgono al X-VI secolo a.C. e nella zona sono numerose le tracce e i ritrovamenti dell’uomo preistorico, come graffiti, necropoli e grotte. Città Dauna prima e municipio romano poi Vieste, grazie alla sua posizione strategica tra le vie adriatiche, nei secoli ha rivestito un ruolo importante nei rapporti commerciali. Il centro storico ha mantenuto quasi intatti i caratteri originari e si dipana tra suggestive e irregolari vie strette, piazzette, gradinate e casette a schiera unite da caratteristiche arcate. L'antica storia di Vieste si tramanda attraverso i propri monumenti e le chiese che impreziosiscono gli scorci di questo caratteristico paese, tutto da scoprire.




Il suo antico Castello, situato su una spettacolare posizione a strapiombo sul mare, con la sua imponenza sembra dominare la città. Dalla caratteristica forma triangolare, attualmente è in uso della Marina Militare Italiana. Di grande interesse architettonico è la Basilica di “Santa Maria Assunta”, detta anche Concattedrale o Duomo, di epoca medievale, che appare nello splendido stile romanico-pugliese, affiancata da un campanile restaurato successivamente nel 1772 in stile barocco.

Il territorio comunale di Vieste è incluso nel vasto Parco Nazionale del Gargano, il cui cuore è la Foresta Umbra, corrispondente al territorio centrale del Promontorio. L’archeologia è ben testimoniata dalla necropoli “La Salata”, un’area archeologica risalente al III-IV secolo d.C. composto da una serie di tombe e loculi incastonati nella roccia, che rappresenta il più importante sito sepolcrale del Gargano. Poco frequentata durante l’anno, d’estate Vieste si popola di turisti. Grazie al suo generoso territorio l’economia si basa sulla pesca, l’agricoltura e su produzioni artigianali in terracotta, ceramica, oltre a souvenir di vario tipo. Anche il turismo è meritevole d’attenzione.

Una delle maggiori attrazioni sono le bianche scogliere rocciose a picco sul mare, di quel blu intenso che contrasta vivacemente il verde smeraldo della macchia mediterranea. E poi le grotte marine, maestose cavità naturali create nel tempo da agenti atmosferici. Le grotte sono tantissime, situate tra Vieste e Mattinata e ognuna prende dalle particolari caratteristiche naturali o da leggende locali, come la Grotta delle Sirene, dei Contrabbandieri o dei Due occhi, ecc.

Le meravigliose calette e numerose spiagge sono abbastanza vicine al centro del paese e raggiungibili a piedi. Una spiaggia tra le più frequentate è certamente “Pizzomunno” che attira turisti da ogni dove perché, oltre alla straordinaria bellezza, è oggetto di curiosità in quanto luogo di leggende piene di mistero e magia. Infatti, dietro la candida scogliera a strapiombo sul mare si sarebbe consumata la storia d’amore tra due giovani, Cristalda e Pizzomunno, entrambi di una bellezza fuori dal comune, e innamorati perdutamente. “Pizzomunno, pescatore, per lavoro era costretto a trascorrere molte ore in mare e quindi sottoposto alle attenzioni delle regine del mare, le Sirene che, con i loro canti ammaliatori, tentavano di appropriarsi della sua vita. Queste creature, pur di conquistarlo, promisero di farlo diventare immortale e re delle acque, ma il pescatore, ignaro di un destino crudele, ribadiva imperterrito il proprio amore nei confronti di Cristalda. Le sirene, orgogliose e ferite, decisero di punirlo e mentre i due innamorati si incontrarono, come sempre, in riva al mare, trascinarono Cristalda negli abissi più profondi. Il ragazzo, assistendo alla scena, rimase pietrificato dal dolore e trasformato in un enorme blocco di pietra, che è sempre lì a fissare le acque che gli hanno sottratto il suo grande amore”.

Questo enorme monolite di pietra calcarea bianca, di circa 26 mt., ancora intatto e incredulo dell’accaduto, è fermo sulla spiaggia meridionale del borgo e sembra fare da guardia alla città. Per la sua imponenza e per il suo fascino è diventato il simbolo di Vieste. Tipici di Vieste, ma di un po' tutta la zona del Gargano, sono i “Trabucchi”, una sorta di grandi reti da pesca sorrette da lunghi assi di legno che si estendono verso il mare. Ingegnosi strumenti utilizzati per la pesca tradizionale di un tempo, storiche architetture dalla forma strana alla cui vista di resta ammaliati, oggi tutelate come patrimonio monumentale dalla Regione Puglia, aggiunti alla lista di beni storici e ambientali. Chi è in vacanza a Vieste non deve lasciarsi sfuggire il piacere di cenare in un romantico ristorante del centro storico, o rinfrescarsi con un gelato artigianale.

Chi desidera una serata tranquilla può approfittare di un agriturismo e degustare i prodotti tipici della campagna viestana.


Evelina Giordano

Giornalista/Pubblicista

Blog “Ovunque Puglia” www.ovunquepuglia.com



Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano on line“Pugliain.net" in data mercoledì 12 marzo 2023


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